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CON FIDO in TE: un nuovo incontro nelle classi quinte del plesso Morandi.

Lunedì 17 febbraio le classi quinte del plesso Morandi hanno ospitato l’Associazione Ginosa Dogs’ Angels Odv

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da Taic82600l-psc

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Lunedì 17 febbraio le classi quinte del plesso Morandi hanno ospitato l’Associazione Ginosa Dogs’ Angels Odv per una nuova tappa della campagna educativa di lotta al randagismo denominata CON FIDO IN TE, che si propone di sensibilizzare i più piccoli ad un tema non abbastanza conosciuto eppure tanto diffuso nel nostro territorio: il Randagismo.

Il progetto madre, ideato dalla dottoressa Francesca Toto di Vieste (FG), denominato ZERO CANI IN CANILE, laddove interamente applicato, si è dimostrato molto efficace, arginando sensibilmente il fenomeno del Randagismo e riuscendo nell’intento di svuotare i canili.

CON FIDO IN TE si rivolge ai più giovani, con la speranza che le nuove generazione sappiano fare meglio di chi le ha precedute e, con semplici azioni scaturite da una maggiore conoscenza e consapevolezza, sappiano contribuire attivamente al contenimento di un fenomeno, il Randagismo, purtroppo virale nel nostro territorio.

L’importanza del tema, in linea con l’Agenda 2030, ha trovato spazio in un palinsesto già molto ben fornito dell’I.C. Calò-Deledda-Bosco; i docenti, che in forma volontaria si occuperanno del progetto, dopo aver seguito corsi di formazione sul tema, saranno impegnati a divulgare buone norme e semplici regole da seguire in caso di avvistamento di cani o gatti vaganti o in caso di incontri ravvicinati e imprevisti con quelli di loro che incutono timore.

Le slides proiettate alla LIM hanno illustrato in maniera chiara e diretta queste buone pratiche che ognuno, in quanto cittadino, può e deve tenere a mente e mettere in pratica, con consapevolezza e fiducia.

I bambini, attenti e incuriositi, hanno imparato cosa fare e cosa non fare quando ci si trova di fronte ad un animale malato, malnutrito o, semplicemente, ad un cucciolo senza la mamma; parola d’ordine: NON PRELEVARE MA SEGNALARE! A chi? Ai Vigili Urbani, ai Carabinieri, alla Forestale, organi deputati ad intervenire e verificare la presenza di microchip sull’animale ed il suo effettivo stato di necessità, nonché a conferire con il Comune per l’eventuale trasferimento dell’animale in canile. L’importanza del microchip è fondamentale: molti proprietari di cani si guardano bene dal provvedere a questa misura (gratuita per chi adotta un randagio) ed eventuali danni procurati o cure mediche in caso di incidente saranno poi a carico della comunità e non del proprietario.

Non tutti i cani, infatti, vanno richiusi e il progetto ZERO CANI IN CANILE, nella sua interezza, si propone di svuotare del tutto le strutture di detenzione (perché di carceri si tratta) per offrire ai nostri amici a quattro zampe una vita più degna, in famiglia, lontano dalle gabbie a loro riservate nei rifugi.

Si è spiegato ai bambini che, intanto, la misura immediata da adottare per il contenimento delle nascite indesiderate di cani e gatti, destinati ad un futuro da randagi, è la STERILIZZAZIONE.

Incuriositi, gli alunni hanno chiesto il significato di questa parola un po’ dura; sterilizzare vuol dire sottoporre una cane o un gatto ad un intervento chirurgico, tra i più semplici, rendendo l’animale sterile, impossibilitato a riprodursi.

Detta così, può sembrare una crudeltà, una misura estrema, contro la vita. In realtà, andrebbe vista come il “male minore” per cuccioli destinati alla strada, all’abbandono, all’avvelenamento da parte di cittadini intolleranti.

Tante le domande e davvero attiva la partecipazione dei bambini. Al termine dell’incontro, una gradita sorpresa: un’adorabile cucciolotta, nata da una mamma randagia e salvata dall’Associazione, bellissima, un poco impaurita, che si è prestata a coccole e carezze.

Siamo certi di aver fatto breccia nei cuori di questi bambini, che sapranno spendere bene le nozioni apprese oggi, divenendo, anche grazie a queste, cittadini evoluti perché “La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” (Gandhi).