La scuola Calò, su invito del Sindaco di Ginosa Vito Parisi e grazie alla sensibilità al tema della Dirigente Scolastica Marianna Galli, ha aderito al progetto di lotta al randagismo ZERO CANI IN CANILE, ideato dalla dottoressa Francesca Toto di Vieste (FG).
In linea con l’Agenda 2030, il progetto prevede una campagna educativa dedicata alle scuole, denominata CON FIDO IN TE; è nei più piccoli che si intende infondere una mentalità più corretta nei confronti dei cani, nonché una maggiore conoscenza delle cause di un fenomeno ormai virale nel nostro territorio: il Randagismo.
Già nel 2021, il nostro Istituto aprì le porte all’associazione Ginosa Dogs’ Angels, che organizzò incontri da remoto con la referente Giusy Troiano; questa volta, la dottoressa Toto ha proposto alle scuole italiane di formare, al loro interno, dei docenti particolarmente vicini alle tematiche animaliste, al fine di avvalersi di personale sempre aggiornato e adeguatamente preparato alla divulgazione di una tematica ormai troppo urgente per essere affidata solo a sporadici eventi.
I docenti che hanno accolto l’invito, dopo un breve corso di formazione erogato dalla dottoressa Toto, hanno incontrato le classi quinte della scuola primaria del plesso Calò, dando inizio a quello che, dal prossimo anno scolastico, sarà un appuntamento fisso per tutti gli studenti di ogni ordine e grado di Ginosa.
Gli alunni si sono dimostrati molto sensibili alle tematiche animaliste, hanno ascoltato con grande interesse e posto numerose domande. Con il supporto di slides proiettate alla LIM, hanno appreso la sottile differenza tra cane “randagio” e cane “vagante”, cosa fare e cosa non fare quando si incontra un cane o un gatto per strada, come aiutarlo se in difficoltà, qual è l’iter corretto per adottare un “trovatello”, come si detiene un cane “a norma di legge” e nel rispetto delle sue caratteristiche etologiche, le sanzioni a cui si va incontro in caso di illeciti più o meno gravi contro gli animali.
Particolarmente interessante è stato conoscere il modo in cui i cani comunicano attraverso la postura del corpo, della coda e delle orecchie, dettagli importanti, utili in caso di incontri ravvicinati, che spesso ci spaventano poiché ci colgono impreparati.
Grande attenzione è stata posta al tema del Randagismo, descritto ai bambini come un fatto culturale, figlio di una mentalità “contadina” che relega il cane e il gatto ai margini del mondo; un fenomeno causato dall’ignoranza e dall’ irresponsabilità umana. Fino a quando questi animali saranno trattati come “cose” da chi li detiene, fino a quando non comprenderemo che Legalità vuol dire anche prendersi cura responsabilmente di un animale, che la STERILIZZAZIONE è l’unica strada da percorrere per avere meno cani in strada e nei canili, non potremo ancora definirci “civili”.
Ma cosa può fare un bambino per debellare quella che, da molti, è considerata una piaga sociale? In che modo il suo contributo potrebbe fare la differenza in un territorio dove i nostri amici pelosi sono diventati un problema? Gli alunni a cui ci siamo rivolti e ci rivolgeremo sono gli adulti di domani, i futuri amministratori, i prossimi padroni di cani, proprietari di masserie, dirigenti e veterinari ASL , tutte figure che oggi, con il loro retaggio culturale, non sentono il dovere di adoperarsi per cambiare alla radice un sistema che non tutela la pubblica sicurezza e grava sui bilanci dei Comuni, costretti a stanziare enormi somme di denaro per tenere sempre più cani richiusi in quei penitenziari chiamati canili.
Alla fine dell’incontro, il momento più atteso: tre cuccioli meravigliosi da poter abbracciare sono stati il meritato premio. Negli occhi dei bambini si scorgeva un immenso amore verso questi esseri dolcissimi, accarezzarli un’esperienza sensoriale senza eguali!
Anche chi, pochi istanti prima, aveva dichiarato una fobia per i cani, non ha potuto rinunciare ad una carezza, constatando così la loro innocuità.
L’anno scolastico volge al termine ma c’è ancora il tempo per altri incontri nelle classi quinte dei plessi Morandi e Lombardo Radice.
Bambini, stiamo arrivando!
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