Il nostro percorso di esperimenti e osservazioni scientifiche continua a sorprendere i ragazzi con attività inattese: siamo passati dalle attività ludiche, alla scoperta delle leggi di Newton, alla analisi e classificazione delle rocce, all’ esplorazione del “cielo profondo”. L’ ospite del giorno, che ci ha guidato nell’ osservazione di foto ritraenti stelle, nebulose e galassie, è stato un giovane studente di medicina, appassionato di astrofotografia. Numerose immagini reali, ritratte con il telescopio, sono state sottoposte all’ analisi degli alunni che, accuratamente indirizzati nella ricerca dei particolari, sono riusciti a nominare le costellazioni e ad individuare alcune figure, proprie degli ammassi stellari, disegnandole direttamente sulla LIM. Per catturare maggiormente la loro attenzione sono stati raccontati alcuni miti legati ai nomi delle costellazioni, rendendo interessante anche il rapporto tra scienza e mitologia. Oltre alle nebulose e alle costellazioni è stato osservato il sole “in luce bianca” con l’ utilizzo del filtro Astrosolar e le sue “macchie solari”, scoprendo che queste sono le zone più fredde della superficie solare. Terminato il viaggio intergalattico, abbiamo volto lo sguardo al micromondo animale, vegetale e inanimato. Attraverso l’utilizzo di un microscopio fotografico, costruito artigianalmente, con una macchina fotografica e un obiettivo da microscopio, gli alunni sono stati accompagnati all’osservazione dei colori nascosti dei piccoli insetti, l’ala di una formica alata, le scanalature di un ago e dei granuli di polline disposti su un nodo di capello. Tanta la curiosità e l’interesse mostrati. Se il compito dello scienziato è osservare attentamente tutto quello che ha intorno, ponendosi delle domande, su come e perché succedono certe cose, possiamo essere certi che con quest’ attività ci siamo riusciti!
Ci fa piacere concludere e salutarci con la riflessione del nostro ospite Carlo: “Ho molto apprezzato l’invito dei proff Sergio e Nina, a prendere parte alla loro attività, in quanto reputo la scuola fondamentale per la crescita di menti vive e attive, non solo attraverso lo studio e gli apprendimenti curricolari, ma anche attraverso proposte e iniziative, capaci di suscitare curiosità e passioni, dalle quali potrebbe magari nascere una futura scelta professionale o anche semplicemente un animo curioso e appassionato a quanto ci circonda. Sono rimasto piacevolmente colpito, dinnanzi allo stupore dei ragazzi, quando hanno colto la bellezza dei colori sgargianti e dei fini dettagli di quegli insetti ritenuti brutti e insignificanti. Per me è stato un grande dono essere partecipe della loro gioia. Spero che la curiosità verso l’ignoto, il diverso, possa aiutarci a crescere nel rispetto della vita e di quanto ci circonda, divenendo così uomini migliori.”
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