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Nel blu dipinto di blu…

VISITA GUIDATA A MOLA DI BARI E POLIGNANO A MARE

Utente TAIC82600L-psc

da Taic82600l-psc

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Martedì 21 maggio le tre classi Prime della Sc. Secondaria I gr Calò, hanno avuto l’opportunità di seguire delle lezioni diverse dal solito, nelle graziose cittadine di Mola di Bari e a Polignano a Mare. Arrivati sul lungomare di Mola di Bari, siamo stati accolti da due gentilissime guide che ci hanno spiegato la storia del Castello Angioino – Aragonese e ci hanno annunciato che lo avremmo visitato di lì a poco. 

All’interno del Castello le guide ci hanno illustrato la fauna marina molese, i vari tipi di nodi marinari, le reti marinare e infine il gozzo, tipica barca da pesca, con lo scafo blu e rosso: il blu rappresenta il legame con il mare e il cielo, e il rosso in riferimento al colore del protettore di Mola, San Michele.

Successivamente abbiamo seguito i laboratori artigianali e abbiamo realizzato due nodi marinari (nodo Savoia, dedicato alla famiglia reale, e il nodo classico) e un gozzo in gesso, che abbiamo anche dipinto di rosso e blu. I manufatti da me realizzati non erano molto belli, ma mi è piaciuto ugualmente questa attività laboratoriale, perché mi sono divertito nello stare insieme ai miei compagni. Quando abbiamo concluso la visita al Castello, abbiamo ripreso l’autobus e ci siamo diretti a Polignano a Mare.

Arrivati a destinazione, abbiamo pranzato in una piazzetta polignanese, dove ha iniziato a piovere e ci siamo riparati sotto dei gazebi bianchi. Quando ha smesso di piovere, abbiamo iniziato a incamminarci verso il centro storico della città. Qui ci ha raggiunto una delle due guide che avevamo lasciato a Mola di Bari. Lei ci ha spiegato che Polignano è nata quando Gaio Mario (generale romano e console della repubblica romana) conquistò il territorio e ci si stanziò, e creò il Castrum Polignanensen e nacque così una vera e propria cittadella; nel frattempo costruì la Turris Cesaris e l’attuale chiesa matrice, che in realtà ai tempi dei Romani era un tempio dedicato a Giove. Successivamente (nel XVII secolo) Monsignor Sarnelli fece realizzare degli scavi archeologici, dai quali è emerso che Polignano era stata creata nel Paleolitico Medio e i reperti sono conservati nel Museo di Napoli. Ci ha poi detto che siccome nel Medioevo si pagava la gabella, una tassa per poter entrare in città e per poter commerciare, chi non pagava veniva addirittura imprigionato. 

La guida, quindi, ci ha fatto visitare la chiesa di Santa Maria Assunta che è anche la Chiesa Matrice, costruita da Gaio Mario. Nella chiesa c’è anche un presepe in cartapesta, realizzato da Stefano da Putignano, ma che purtroppo per mancanza di tempo, abbiamo visto solo mentre uscivano. 

Dalla piazza attraversando le stradine, siamo arrivati alle tre famose terrazze panoramiche: sono dei balconi che si affacciano sul mare e dalle quali si vede un bellissimo panorama davvero mozzafiato!

Passando per il quartiere musulmano e ebraico e davanti alla chiesa del Purgatorio (occupata per un funerale), finalmente siamo giunti alla piazza dove è situata la statua di Domenico Modugno, il famosissimo cantante che cantava la celeberrima “Nel blu dipinto di blu”.

Questa visita guidata è stata una bellissima esperienza, perché è stato piacevole trascorrere del tempo con i miei compagni e con i miei insegnanti e, nonostante un po’ di pioggia, ci siamo divertiti ugualmente. Avevo già visitato le due città con la mia famiglia, ma andare in viaggio con i propri genitori non è paragonabile alla “gita scolastica” che ti fa vivere momenti più spensierati con i tuoi compagni.

Antonio Calabrese

1 A Sc. Se. I gr