Curiosità, interesse, entusiasmo, stupore, scoperta ed emozione sono stati gli ingredienti che hanno caratterizzato le nove lezioni del modulo di “Robotica e Coding primo approccio al pensiero computazionale” (Progetto PNRR mod. 1 – II edizione) che ha visto coinvolti 16 alunni delle sezioni A- B e D del plesso Morandi.
L’obiettivo è stato quello di far scoprire e far apprendere ai bambini le basi dei linguaggi di programmazione e sviluppare il pensiero computazionale, cioè l’insieme di tutti i processi che vengono attivati per risolvere e superare un ostacolo in modo creativo permettendo di implementare e migliorare le capacità di ragionamento, logica e analisi, e allo stesso tempo sviluppare l’autonomia operativa.
Il progetto ha seguito un approccio ludico basandosi su uno sfondo integratore: la storia del piccolo robot Roby e la storia dell’apina Bea protagonista di tante avventure.
I piccoli corsisti sono stati protagonisti di giochi di orientamento spaziale e direzionalità, hanno svolto attività grafico-pittoriche e manipolative con la coloritura e l’uso delle frecce direzionali, hanno usato schede con percorsi diversi su cui operare con frecce direzionali. Inoltre, sono stati utilizzati impronte di piedi e mani, carte-codice, frecce colorate, reticoli e plangie-gioco piccole e grandi.
Infine, i piccoli programmatori hanno imparato a programmare e far muovere i simpatici robot CUBO CODING, BEE-BOT, i BLUE-BOT in grado di memorizzare una serie di comandi e compiere percorsi in base a istruzioni programmate muovendosi su plangie-gioco 15 x15.
I bambini sono diventati i protagonisti del loro apprendimento e il robot e l’apina e sono diventati gli strumenti ludici e motivazionali per apprendere e per giungere agli obiettivi prefissati.
Ogni movimento eseguito dalle bee-bot e dai blue-bot era accompagnato da un bip sonoro e dal lampeggìo delle luci posizionate proprio in corrispondenza degli occhi quasi come un battito di ciglia, caratteristiche utili ai bambini per avere la conferma dei tasti pigiati e quindi della programmazione eseguita.
La soddisfazione e l’entusiasmo che hanno provato nel vedere “prendere vita” i loro programmi è stata contagiosa, sviluppando sempre più competitività, creatività e fiducia in sé stessi.
Il coding, quindi, funge da potente catalizzatore per l’interesse verso la tecnologia; infatti, quando i bravissimi e ormai esperti di coding e robotica hanno iniziato a programmare e a vedere i risultati immediati del loro lavoro, sono stati motivati a esplorare ulteriormente.
C’è stata una crescita significativa dei piccoli corsisti, l’approccio alla robotica e al coding, oltre ad aver consolidato la lateralizzazione e la capacità di orientarsi nello spazio, ha reso i bambini soggetti attivi portandoli al ragionamento, alla sperimentazione, alla progettazione, alla costruzione e alla scoperta di nuovi percorsi in autonomia.
Introdurre la robotica e il coding fin dall’infanzia, inoltre, stimola la curiosità e la passione per le materie STEM (Science, Technology Engineering, Mathematics), fondamentali in una società innovativa sempre più tecnologica e competitiva.
Un plauso ai meravigliosi e piccoli alunni che hanno dimostrato in ogni incontro impegno e partecipazione attiva, alla preside Marianna Galli, e al personale scolastico.
Le insegnanti
Tiziana Bozza ed Eugenia Colamito
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